SVILUPPO SOSTENIBILE

Possono le “macerie” economiche lasciate dalla pandemia costituire l’occasione per trasformare la nostra società verso un’economia sostenibile? Può un approccio produttivo sostenibile rappresentare una risposta all’attuale crisi economica e sociale? Il COVID rappresenta solo una delle sfide che dovremo affrontare. La crisi climatica e ambientale sarà ugualmente impattante. Diventa quindi fondamentale attuare politiche di sostenibilità in grado di rendere la società più resiliente e migliorare la qualità della vita.

Il concetto di resilienza definisce la capacità di un sistema di assorbire shock esterni e di riorganizzarsi, continuando nel proprio sviluppo. In un sistema resiliente, l’evento disturbante – come i cambiamenti climatici e le crisi economiche – ha la potenzialità di creare opportunità di crescita, novità, e innovazione.

In questo scenario, l’11 dicembre 2019 la Commissione Europea ha presentato il Green Deal europeo. La nuova strategia di crescita dell’UE è volta ad avviare il percorso di trasformazione dell’Europa in una società che non spreca risorse e a impatto climatico zero, adottando un approccio olistico in cui tutte le azioni e le politiche dell’UE contribuiscono a tale scopo. La strategia include tra i suoi obiettivi: la riduzione interna netta delle emissioni di gas a effetto serra pari ad almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, la produzione del 40% dell’energia continentale da fonti rinnovabili, la neutralità climatica e consumo di suolo zero entro il 2050. In quest’ottica si pone l’economia circolare, la quale contrappone al sistema economico tradizionale lineare un modello ciclico, basato sulle 4R: Riduzione, Riutilizzo, Riciclo e Recupero. Lo scarto di un ciclo produttivo diventa materia prima per un altro ciclo, così da valorizzare il più possibile ogni risorsa, in modo che, una volta arrivata al fine vita, possa avere il minimo impatto sull’ambiente.

Referenti: Michele Bottarelli, Carmela Vaccaro